IL RICEVIMENTO DI NOZZE: LE DISPOSIZIONI IN SALA E A TAVOLA
Regole fondamentali per un ricevimento a norma di galateo
Per un ricevimento di nozze più che perfetto, è da tenere ben presente che la disposizione dei tavoli segue la normale prassi dell’etichetta.
Il posto di riguardo o di onore, ossia quello che permette di avere gli occhi sul centro della sala, è riservato alla signora più importante, presente al ricevimento.
Alla destra della signora si siederà il signore di maggior riguardo. Proseguiremo poi con il canonico alternarsi tra uomo e donna.
Questa disposizione è la disposizione prevista da galateo nei pranzi o ricevimenti istituzionali.
Disposizioni dei posti a tavola e scelta dei tavoli
In un ricevimento di nozze, la signora più importante è la sposa che siederà al centro del tavolo e alla sua sinistra si accomoderà lo sposo.
Andranno, poi, distribuiti i vari tavoli che, comunque, saranno disposti considerando come centro il tavolo degli sposi.
È da tenere ben presente, come sempre suggerisce galateo, la geometria dei tavoli che si sceglie.
Le possibilità sono di due tipi: tavolo di forma rettangolare o tavolo di forma rotonda.
I tavoli
Nell’ipotesi del tavolo di forma rettangolare abbiamo, anche qui, due diverse versioni: il classico tavolo rettangolare con i commensali seduti ai due capotavola e solo da una parte del tavolo stesso, così da avere il fronte aperto per guardare la sala. Oppure il tavolo imperiale, dove vengono posizionati i diversi commensali su entrambi i lati del tavolo.
Nel tavolo rettangolare con il fronte aperto gli sposi siederanno al centro del tavolo stesso.
Il tavolo verrà posizionato sul fondo della sala, così che tutti gli invitati possano vedere gli sposi, gli altri tavoli sempre di forma rettangolare, e in questo caso completi di commensali su ogni lato, potranno essere disposti a lisca di pesce, partendo dal tavolo degli sposi stessi a scendere.
Con il tavolo rettangolare aperto da un lato, volendo, è possibile anche prevedere per gli ospiti tavoli rotondi che saranno disposti, sempre a scendere dal tavolo degli sposi.
Se, invece la scelta è il tavolo rotondo per tutti, sposi inclusi, il tavolo d’onore con gli sposi andrebbe messo al centro della sala ed intorno tutti gli altri tavoli, rispettando sempre delle gerarchie nei confronti dei propri ospiti.
Considerando poi la scelta del tavolo imperiale, gli sposi saranno seduti di testa al tavolo stesso.
Tutte queste scelte e ubicazioni devono, però, tenere sempre ben presenti le decorazioni, le architetture e le geometrie del luogo, capendo se il luogo del ricevimento e questi elementi non abbiano altri punti focali.
Caratteri da assortire
Come comporre i tavoli è da sempre, per gli sposi, un grande dilemma in puro stile “shakespeariano”.
Capire chi mettere con chi, crea sempre una situazione di crisi in tutti gli sposi, che devono, forzatamente, prendere in considerazione questo elemento fondamentale nell’organizzazione del ricevimento delle loro nozze.
Serve tanta pazienza, studio, riflessione e tempo.
Per definire questa disposizione, gli sposi faranno un profondo ragionamento considerando gli aspetti di ogni ospite e valutando anche il fatto di poter avvicinare persone tra loro sconosciute.
Sicuramente, fare una simile mescolanza è come fare un salto nel vuoto del saper vivere, però, come dice galateo, una cerimonia dove è fortemente rispettata la divisione tra le due famiglie è quanto di più spiacevole si possa fare.
Giusto sarebbe comprendere quali siano le personalità affini, che possano avere argomenti di conversazione comuni, caratteri conciliabili e culture non stridenti tra loro, così da poter creare un mix omogeneo seppur tra sconosciuti.
E a tal proposito galateo simpaticamente ci informa che se tra gli ospiti è presente uno o più di uno snob, lo accosteremo a qualcuno del suo rango oppure a qualcuno che soffre di questo vezzo medesimo. Mai lo avvicineremo ad una persona timida, ad una persona polemica o a quella persona che “dice sempre ciò che pensa”.
Ed anche non far mai sedere allo stesso tavolo due donne che soffrono di protagonismo; meglio sempre metterle separate, accostandole con persone meno loquaci ma con una forte capacità di ascolto.
Si deve sempre ricordare che la totale assenza di assegnazione dei posti a tavola è da bandirsi, se si vuole come sempre seguire l’etichetta.