LE PARTECIPAZIONI
Una volta stabilita la data delle nozze, è necessario che la sposa inizi a pensare, insieme allo sposo, all’organizzazione del fatidico giorno.
Prima di tutto, bisogna scegliere le famose partecipazioni.
E qui sorge spontanea la domanda: “Chi invitare?”
Non è una decisione facile! 2 le parole d’ordine da tenere presenti : OBBLIGO e SEMPLICITA’.
OBBLIGO: il galateo,stabilisce che ad un invito ricevuto segua di rigore il proprio. Ciò significa che siamo “obbligati” ad invitare anche persone che magari conosciamo appena o con i quali non abbiamo stretti rapporti giornalieri. E l’obbligo si estende anche ai genitori.
SEMPLICITA’: è la parola d’ordine che riguarda lo stile della partecipazione. Semplicità inteso come sinonimo di eleganza e raffinatezza. Pulita e senza fronzoli, la partecipazione è sempre di grande effetto. E’ indubbiamente paragonabile ad un “biglietto da visita” ,in questo caso quello del matrimonio, capace di esprimere in anteprima lo stile di quel gran giorno.
Importante sapere che nella stesura del testo sono banditi tutti i titoli accademici ed onorifici onde evitare parzialità sociali tra le famiglie.
Lo stile classico prevede che siano i genitori dei futuri sposi ad annunciare le nozze dei propri pargoli:
sul lato sinistro del cartoncino il padre e la madre di lei, dove il nome della madre sarà seguito dal cognome da coniugata e dal suo cognome da nubile, “annunciano le nozze” ( le formule poi possono essere molteplici, dal formale “partecipiamo il matrimonio” al più affettuoso e cordiale “sono lieti di annunciare”) della figlia, in questo caso va inserito solo il nome della promessa sposa, con il promesso sposo, dove invece si indica nome e cognome. Sul medesimo lato in basso, e con caratteri minori si indica l’indirizzo della famiglia di lei.
Sul lato opposto del cartoncino si ripete l’intero testo, dove però l’annuncio sarà dato dai genitori di lui, e l’indirizzo a piè pagina sarà quello della famiglia dello sposo.
Centrale si indicherà la data delle nozze, l’orario stabilito e il luogo della cerimonia, il tutto allineato su due righe distinte.
Questo format è da utilizzarsi, secondo il galateo, quando gli sposi sono ancora in età giovane.
Perfetta è anche la partecipazione dove gli sposi stessi annunciano il proprio matrimonio. Ricordando sempre che ,sul cartoncino, lo sposo va a sinistra e la sposa a destra.
Ci sono poi delle situazioni particolari e sono :
- Figli orfano di uno dei due genitori: l’annuncio è dato dal vedovo/a.
- Figli di genitori separati : l’annuncio viene dato da uno dei due genitori, meglio dai genitori assieme.
- Figli con genitore risposato: l’annuncio è dato dai promessi sposi, ma il nome del futuro sposo/a è accompagnato dal cognome del padre biologico.
Con l’annuncio delle nozze, sarà inviato anche l’invito al ricevimento.
Il galateo prevedeva che fosse la madre di lei a fare questo invito .
Oggi invece se ne occupano gli sposi stessi.
Il cartoncino, di uguale struttura della partecipazione, (ma in dimensioni ridotte)i, riporterà il nome e solo il nome di battesimo degli sposi, con la classica formula “saranno lieti di salutare parenti ed amici dopo la cerimonia al…….(indicando il nome del luogo prescelto per il ricevimento di nozze, con anche l’indirizzo dello stesso).
Importante è che sul lato destro in basso di questo invito si inserisca la formula R.S.V.P (che rappresenta in modo abbreviato la frase francese “répondez s’il vous plait”)
In caso di seconde o terze nozze, il galateo suggerisce sobrietà, pacatezza, toni moderati e intimi.
In qualsiasi caso, le partecipazioni e gli inviti vanno spediti o meglio consegnati a mano tra i 40 ed i 30 giorni dalla data delle nozze.
Ma ricordate soprattutto di evitare di inserire nella partecipazione le coordinate bancarie per la lista nozze. A norma di galateo è un segno di assoluta maleducazione